Claudio De Pietro, nasce a Bonito (AV) il 22/02/1924, muore in Pontedera ( PI) il 28/09/2000.
Consegue la maturità classica presso il ginnasio-liceo “ Sannazzaro” di Napoli; A ventidue anni consegue la laurea in Giurisprudenza presso L’Università degli Studi di Napoli, discutendo con il Prof. Petrocelli, una tesi in Diritto Penale dal titolo “ Il Tentativo”.
A ventiquattro anni vince il concorso di Commissario di Pubblica Sicurezza e viene assegnato presso la Questura di Lucca quale dirigente della squadra mobile.
All’età di trenta anni, in seguito a pubblico concorso, all’esito del quale risulta primo in graduatoria nazionale, diviene magistrato della Corte dei Conti ed è assegnato alla Sezione controllo Danni di Guerra.
Promosso Consigliere viene trasferito alla IV sez. Giurisdizionale Pensioni di Guerra della Corte dei Conti di Roma;
Nel 1972, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è nominato componente del Comitato Amministrativo dell’Istituto Superiore di Sanità, presso il Ministero della Sanità, come Magistrato esperto in discipline giuridiche;
Nel 1984 è nominato Presidente di Sezione della Corte dei Conti di Roma ed è assegnato alla IV sez. Giurisdizionale Pensioni di Guerra;
Con l’instaurazione delle sezioni Giurisdizionali della Corte dei Conti, a Lui viene attribuita la Presidenza della Corte dei conti della Regione Calabria;
Il 27/12/1995 riceve dal Presidente della Repubblica Scalfaro (atto controfirmato Dini) l’onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica;
In data 01/12/1997 riceve dal presidente della repubblica Scalfaro ( atto controfirmato Prodi) l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica;
Magistrato della Prima Commissione tributaria Centrale presso il Ministero delle Finanze;
Presidente del Collegio degli Esperti in Contabilità Pubblica della Corte Costituzionale;
Presidente Onorario della Corte dei Conti;
A Lui è intitolata la Camera di Consiglio della Corte dei Conti di Catanzaro;
Alla Sua memoria è dedicato un Convegno di Studi che si svolge annualmente presso la Corte dei Conti.