Cittadini Illustri - Camillo Moscati

Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione.

Descrizione

Camillo Moscati nacque a Bonito il 18 dicembre 1887 da Francesco Moscati e Giuseppina Miletti.

Il dott. Camillo Moscati, nominato, uditore giudiziario con decreto del 5 maggio 1914, fu destinato al tribunale di Napoli e, successivamente, dopo un breve periodo di applicazione alla Pretura di Mirabella Eclano, fu trasferito con funzioni di Vice-pretore al Mandamento di Nola. In seguito al concorso per esami, bandito per l’assegnazione di 25 posti di Pretore in Sardegna fu promosso con decreto 20 maggio 1915 Giudice di IV° categoria e destinato alla Pretura di Osilo e quindi, trasferito ai mandamenti di Bonorva e Tortolì; ma in dette residenze non prese possesso dell’ufficio a causa della chiamata alle armi per la prima guerra mondiale, durante la quale prestò servizio in zona di operazioni tra i combattenti della III° Armata della Mobilitazione all’armistizio.

Con decreto 20 febbraio del 1919, il Moscati, che aveva intanto conseguito il grado di giudice di 3° categoria fin dal 3 dicembre 1917, venne destinato alla Pretura di Rovino, ove prestò servizio per oltre cinque anni e, poi, fu destinato al Tribunale della stessa città fino al 23 giugno 1927, data in cui venne assegnato al Tribunale di S. Maria Capua Vetere. In seguito venne trasferito al Tribunale di Roma con decreto 26 maggio 1930.

Avendo superato il concorso per la promozione in Corte di Appello, il Moscati, con decreto del 28 dicembre 1936, fu nominato Presidente di sezione del Tribunale di Bari, e successivamente destinato in data 29 maggio 1937 alla Corte di Appello della stessa sede; Infine, con decreto 28 settembre 1939, fu trasferito alla Corte di Appello di Roma. Il dott. Moscati partecipò ai concorsi banditi con decreti ministeriali del 10 febbraio 1940, del 10 marzo 1943 e del 29 maggio 1946 per il conferimento dei posti di consigliere di cassazione e gradi equiparati. Superato  quest’ultimo concorso fu nominato Consigliere di Corte di Cassazione con decreto 27 settembre 1947 con decorrenza retrodatata al 1° gennaio 1946.

Fin dall’inizio della carriera il Moscati fu costantemente apprezzato dai suoi superiori nel modo più lusinghiero. I capi dei Tribunali di Napoli, di Ariano Irpino, di Rovino e di S. Maria Capua Vetere, il Procuratore Generale di Napoli, il primo Presidente della Corte di Venezia ne segnalarono la notevole capacità e dottrina in materia civile e penale, l’esemplare operosità, l’integrità del carattere, l’irreprensibile condotta, il massimo attaccamento al dovere, la spontaneità nell’accettazione di incarichi speciali, sempre disimpegnati con ecomiabile competenza.

Assegnato alla 2° sezione e poi alla prima sezione civile del Tribunale di Roma, quel Presidente nel definire il Moscati, Magistrato tra i migliori, per completa e forte preparazione giuridica, sempre al corrente dei più recenti studi dottrinali e dell’elaborazione giurisprudenziale, così soggiungeva. “ di forte e viva intelligenza gli vengono spesso affidate cause di grandissima importanza e difficoltà ed egli ne approfondisce con sicuro acume tutte le questioni, riferendone sempre, in camera di consiglio in maniera esauriente e precisa e redigendo poi le sentenze, in questioni nuove gravi e dibattute, ho ritenuto opportuno segnalare per lo studio veramente approfondito e dotto delle cause”.

Il primo Presidente della Corte d’Appello di Bari nel rapporto in data 21 aprile 1940, n. 2739, così si esprime:

"in questa Corte il Moscati continuò l’opera sua elevatissima e dette prova della versatilità della sua viva intelligenza, della esemplare preparazione, dell’intuito pronto e sicuro, dell’operosità eccezionale.. Destinato alla II sezione promiscua gli furono assegnati le cause civili e penali della Magistratura del Lavoro, nelle quali si agitavano le più gravi controversie; gli fu affidato anche il compito della sezione istruttoria e della Corte di Assise e in tal multiforme sua attività furono sempre rilevate la profonda e vasta preparazione dottrinale, la diuturna conoscenza e  sapiente interpretazione ed applicazione degli indirizzi giurisprudenziali, la lucida chiarezza e la serena obiettività dei criteri di giudizio, l’esattezza delle decisioni”.

Infine il I° Presidente della Corte di Appello di Roma, sia nelle note informative annuali dal 1940 al 1943, sia nei rapporti del 24 maggio 1943, n. 2722 e del 10 agosto 1946, n. 6855, confermava i giudizi precedentemente espressi dagli altri capi, mettendo in rilievo che il Moscati, quale consigliere addetto alla 2° sezione civile “ ha dato indubbie prove di essere Magistrato di grande valore, dotato di svegliatissima intelligenza, di vasta capacità e cultura giuridica e di rapidissimo intuito.

Il dott. Moscati giunse alla Corte di Cassazione, dopo un lungo periodo di oltre quindici anni di vasta esperienza giudiziaria in uffici di grandissima importanza, come il Tribunale di Roma, ove era addetto alla 2° e alla I° Sezione civile.

Nominato Cavaliere di Gan Croce il 02 giugno del 1959 in qualità di Presidente di Corte di Appello.

Divenne Primo Presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione

Morì il 1° giugno del 1961 a Misciano di Montoro Inferiore.

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